Erano 35 anni che non vedevo un film immersa in una sala piena zeppa di tredicenni, ossia da quando andai per la prima volta al cinema coi miei amici in piazza Beccaria a Firenze a vedere Batman. #Inside2 conferma i punti di forza del primo: partire dalle basi scientifiche sulla struttura della personalità per affrontare cambiamenti, relazioni e comportamenti. La definizione di sé è granitica o mutevole? Questo è il cuore del lungometraggio con una Riley protagonista agli albori della pubertà. Si aggiungono così emozioni più complesse come ansia, noia, imbarazzo, invidia e, ogni tanto, inizia a comparire nostalgia.

Non si arricchiscono solo le sfumature delle emozioni ma anche la sensibilità a esse e conseguenti reazioni. È stato significativo vedere il film con la platea che applaudiva nei successi di Riley alle prese coi suoi 13 anni.

Figli incantati, credo che il film sia adatto anche agli adulti sia per visualizzare cosa passa nella testa dei teenager ma anche per rivedere se stessi a quell’ età con una maggiore comprensione.

Una frase per tutti?

“Ansia non devi essere tu a decidere chi deve essere Riley”.

Buona giornata 🌊

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