Bentornata Estate!

Ma sai, anche, cosa mi piace dell’ estate? La lentezza e, soprattutto, poter scegliere. Poter scegliere dove fare la spesa, prendere un caffè e non andare dove sono già nei paraggi nelle corse frenetiche di ogni giorno. E apprezzare gli istanti senza appuntamenti per stare con sé stessi, quei minuti vuoti che germoglieranno.

A tutti auguro un’invincibile estate!

La gioia in 5 cose

Quali sono le 5 cose quotidiane che ti donano gioia?

1) L’amore dei miei figli.

2) Ridere con le mie amiche.

3) I piccoli dettagli quotidiani che assumono bellezza.

4) Avere qualcuno su cui contare.

5) Perseguire i miei progetti.

Kamasutra di un discorso amoroso n.5

dentro, penso e sento dentro. Dove ti vorrei. Nelle mie labbra schiuse, dentro più a fondo nella mia bocca. E poi scendendo con ogni parte di te dentro fra le mie gambe. Stringerti tutto, tutto tantissimo. Ho voglia di essere e sentirmi tua, guardandoti negli occhi, dandoti le spalle io ti accoglierei per dirti con liquido incedere tutto il bene che ti voglio, la meraviglia che sei.

Kamasutra di un discorso amoroso n.4

Ho bisogno dei tuoi occhi. Dicono siano bellissimi, io non li conosco perché non li ho mai visti. Ma loro conoscono me perché senza chiedere il permesso e con grande cautela mi hanno guardato dentro, nelle stanze luminose e in quelle più buie. Ho bisogno dei tuoi occhi, dicono come il mare e io ho sempre bisogno del mare. I tuoi occhi che lambiscono i miei confini fino a farmi arrossire, che mi accarezzano, che mi parlano senza parole e a cui rispondo coi miei sguardi. Voglio i tuoi occhi per capire, per desiderare, per ubbidire, per chiedere, fino a essere una cosa sola con loro e vedermi come mi vedi tu, fino a fare l’amore coi tuoi occhi passando dall’anima al corpo, sentirli penetranti mentre ti accolgo e non desiderare altra cosa che te. Grata smarrendomi nel tuo azzurro che mi accelera i respiri il piacere la felicità.

Kamastutra di un discorso amoroso n.3

È la tua lingua che fa la differenza, quando pronunci parole per farmi ridere, pensare, innamorare, desiderare. Allora io tutti gli alfabeti li vorrei scritti sulla mia schiena con la tua lingua, come se fossi il foglio in cui imprimere ogni emozione. Fino a fare della mia pelle una carta geografica che tu tracci esplori navighi, riconoscendo in ogni angolo dove sento il solletico, la dolcezza e il piacere fino a dissetare la tua lingua della mia essenza. Ed essere tua, storia vibrante fra le tue lettere.

Kamasutra di un discorso amoroso, frammento 1

Ho voglia delle tue mani grand Ho voglia delle tue mani grandi e bellissime che raccolgono i miei seni e lo scalpitio del mio cuore quando ti guarda, voglio abitarci nelle tue mani, come se fossero il posto migliore al mondo dopo i tuoi sguardi. Voglio sentirle che mi esplorano mi sfiorano mi frugano mi attraversano mi stringono. Voglio sentirmi nelle tue mani assolutamente tua e farti sentire quanto mi fai felice.

Qualcosa di selvaggio

Ho pensato a qualcosa di selvaggio, qualcosa che a che fare con la tua mano. La tua mano che già mi accarezzava parola dopo parola, farsi pelle affamata tra le mie pieghe. Ho pensato a qualcosa di molto libero, dove tu ancora scrivevi ma senza inchiostro e tasti se non con lo stato liquido delle mie emozioni e gli angoli dove gli impulsi facevano eco e vibrazioni. Ho pensato che finalmente stringendoti si annullava ogni parola, disgregandosi nell’immensità divoratrice del momento. Come un falò, come uno specchio, come una redenzione dove bruciando tutto si consuma per prendere il volo: tu, ogni emozione nasce nuova e rinomina la vita.

ddmrqilxyaemsv4