Ieri sera tardi un profumo rosso di fragole pervadeva la casa. Un odore che riporta belle stagioni, dolci, compagnie, infanzia, innocente golosità.
Il frigo, per un gesto contro lo spreco alimentare, era pieno di fragole maturissime e abbiamo provato a farci la marmellata. O meglio, io (la creativa) ha avuto l’idea, Juri (che proviene dalla Romagna, regione con grande tradizione per cui le stagioni si imbarattolano) l’ha fatta. 
Mi sono addormentata con questo profumo che ancora mi pervade.
(Poi però ho sognato che dovevo discutere una tesi sul rapporto tra ‘i giorni di vetro’ e ‘la ricreazione è finita ‘ con accenni a ‘bastardi senza gloria’ e niente… Invece che “bastardi senza gloria” ho fatto un parallelismo sulla donna che si riprende la propria dignità nel romanzo di Nicoletta e in Kill Bill. Ma la commissione voleva “bastardi senza gloria” e mi ha detto di tornare dopo 10 minuti e di non passare mai più le mie tesi agli altri.
Degli ultimi sogni che ho fatto, pieni di sparatorie e omicidi di massa, questo è stato il meno cruento ma ugualmente ansiogeno. Ovviamente mi devo rivedere “bastardi senza gloria” ma credo che sia intuibile perché il mio io onirico lo abbia collegato a “i giorni di Vetro”
Afrodita Wall 