“Ti ho guardata e per il momento
Non esistono due occhi come i tuoi
Così neri, così soli che
Se mi guardi ancora e non li muovi
Diventan belli anche i miei” (L. Dalla)
Ma tu lo sai. Tra l’inizio e la fine c’è stata una storia unica, fatta di camminate, rispetto, allegria e tanto amore, tantissimo. Ci hai insegnato a essere branco, e, nelle ultime ore, come si attraversa il dolore. Sei stata la prima cosa grande e bella del nostro giovane amore: prendersi cura di qualcun altro insieme non è roba da poco, ma ne vale sicuramente la pena.
Il tuo ultimo gesto: guardarmi quando sono arrivata, alzarti e andare a bere, cosa che non facevi da 24 ore, l’arco di tempo in cui tutto è crollato. Un gesto d’amore.
Abbiamo potuto starti vicino, non lasciarti mai, salutarti. In fondo sei sempre stata la nostra principessa. Racchiudi tanto della nostra storia, delle persone per noi preziose che ti hanno incontrato. Sei stata amatissima, hai viaggiato tanto con noi, e giocato e riso (sì, è chiaro che i cani ridono).
Nel mio mondo da favola io so che andrai in un bel posto, dove troverai persone care, animali cari anche a te.
Hai insegnato ai miei figli come si accudisce, come si convive, come si cresce insieme e anche come ci si separa, almeno fisicamente.
Hai avuto un sacco di amici, non solo umani, come perfetto esempio di convivenza pacifica: Lara, Flic, Luna, Lilla, Leila, Mambo, Milla…le tue sorelle feline Priscilla e Blu.
Mi mancherà farti da mangiare, parlarti, guardarti con complicità, sorriderti mentre mi allaccio le scarpe e tu scodinzoli perché hai capito che usciamo. Tu, la mia compagna.
Per il resto continuerò a camminare, un po’ più sola, ma ogni luogo mi racconterà di te.
E soprattutto mi porterò addosso il tuo essere selvatico… Quell’ euforia di vita che sempre ti ha caratterizzato e quel fiutare l’esistenza con fare istintivo che, grazie anche a te, ho reso una parte importante di me.
Grazie mia, nostra Maya♥️

Breve Bio
Maya (nomi di diversi origini e significati, madre», «nutrice», e a volte «nonna», e porta in una sfera mitologica di alta dignità femminile. Vuol dire anche illusione e acqua, dipende da quale lingua prendi come riferimento e che io, nel mio ottimismo di allora, ho capiato dalla neo nipote di una mia collega perché mi piaceva tanto questo nome e non sapendo se mai avrei avuto una figlia, l’ho messo al cane) dicevo, in origine Vanessa, è nata in Emilia il 5 gennaio 2009 in un allevamento e cresciuta a Genova, in una situazione difficile. Noi cercavamo un beagle (perché amanti di Snoopy) e l’abbiamo trovata su una pagina fb,ci è stata donata all’ età di 3 mesi. Amava stare sul divano, accudirci tutti, correre (soprattutto in spiaggia e in pineta), giocare con i bambini, camminare, mangiare, ascoltare. Euforica, ostinata, coccolona, generosa, creativa, amorevole, con grande indole per le parti drammatiche e humor inglese.
È convissuta con 2 adulti, 2 bambini e 2 gatti (uno per volta).
Corteggiatissima e apprezzata fin in tarda età, ci ha lasciato rapidamente e serenamente il 6 aprile 2024, dopo una lunga vita intensa e serena, a misura di cane (amatissimo).
Grazie a mia mamma che ha fatto con me al telefono qualche ora in bianco in una notte brutta e per averla accudita sempre, ai miei bimbi perché i loro quesiti anche nei momenti difficili ti fanno amare di più la vita, ai veterinari Francesco e Giulia pieni di rispetto e umanità, a Vittoria Pea perché con lei gli animali non sono solo animali ma anche animali, e a Juri che quel giorno quando ho detto prendiamo un cane mi ha detto sí.

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