La fabbrica delle storie (Bruner, 2006, Laterza)

Il libro

In questo libro, lo psicologo Bruner traccia la narrazione come strumento di analisi e introspezione in tre settori: legale, letterario, autobiografico.

L’analisi di Bruner è supportata da numerosi esempi letterari e il pensiero narrativo, base della teoria di Bruner, è posto a fondamento del rapporto con il sé e con gli altri.

La nostra storia, le nostre relazioni, i nostri accadimenti sono dettati dallo strumento della narrazione che, quando è compromesso per gravi patologie, come l’Alzheimer, tutta la persona ne risente.

Ampio rilievo viene conferito alla psicologia culturale come rapporto costante tra cultura e psiche in grado di costruire significato nel quotidiano soprattutto grazie alla piscologia popolare.

Note al margine

Il testo di Bruner, pur essendo un saggio, ha il dono della scorrevolezza e dell’alta leggibilità anche per il vasto pubblico. Pur approfondendo temi importanti per educatori, psicologi, autori e lettori, offre spunti di riflessione utili a tutti. Memoria selettiva, responsabilità delle parole, rappresentazione di sé mediante il racconto, il racconto come psicoterapia, sono solo alcuni dei temi di stringente attualità che Bruner approfondisce con vividezza in modo illuminante.

Altro punto importante è la narrazione come strumento di autoanalisi, di approccio col mondo e di esplorazione del possibile: un testo non solo teorico ma ricco di spunti pratici che possono essere utilizzati in diversi settori e anche nella personale quotidianità.

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